Secondo la casa d’investimento il sottopeso sui mercati emergenti e sull’high yield dove le valutazioni sono ora tirate, può essere compensato da un’esposizione bottom-up più elevata nell’investment grade e nei bond cartolarizzati
Nell’attuale contesto macroeconomico, dove la crescita è rimasta resiliente ma la prospettiva di una recessione non può essere esclusa, potrebbe avere senso ridurre il rischio di credito e, dunque, ridimensionare il carry (cioè il flusso cedolare derivante dai bond a spread). Una tesi che non convince Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group che, al contrario, opta nel mantenere un’allocazione al carry sovrappesata ma diversificata, rettificando le esposizioni sottostanti per riflettere le condizioni del mercato.
UN ATTEGGIAMENTO CAUTO
“Riteniamo opportuno un atteggiamento più cauto” spiega il manager “ con posizioni di sottopeso sui mercati emergenti e sull’high yield dove le valutazioni sono ora tirate, compensato da un’esposizione bottom-up più elevata alle obbligazioni investment grade e cartolarizzate”. D’altra parte, i rischi associati al livello di carry detenuto sono asimmetrici. Questo perché il cuscinetto di reddito derivante da una posizione di carry sovrappesata tutela il rendimento complessivo incamerando nel tempo i flussi cedolari. Per contro, con un carry sottopesato, il mantenimento della posizione ha un costo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.