L’Economista Beth Beckett sottolinea l’importanza del fattore IA e la traiettoria di crescita e tassi. Lo scenario più probabile, per i professionisti di Capital Group, riporta agli anni 60, mentre quello meno probabile è il cosiddetto “Deserto Tech”
La traiettoria futura delle valutazioni azionarie dipenderà in ultima analisi dalla situazione della crescita e dei tassi di interesse. Capital Group, in un’analisi dell’economista Beth Beckett, propone 4 potenziali scenari in base a due domande che dominano i mercati: quanto sarà rivoluzionaria l’Intelligenza Artificiale? E se l’inflazione tornerà stabilmente al target del 2% delle banche centrali? Le valutazioni dell’indice S&P 500 negli ultimi 75 anni possono essere raggruppate in diverse “ere”, tipicamente trainate da macro-trend più ampi: la politica industriale o l’innovazione tecnologica, il tasso di inflazione o dal ritmo della crescita, che hanno spesso avuto un impatto enorme su singole aziende, anche quando l’analisi bottom-up porterebbe a conclusioni diverse.
TECNOLOGIE LEGATE ALL’IA UN FATTORE CHIAVE
Secondo Beckett, nel medio periodo, il ritmo e la volatilità dell’inflazione avranno ripercussioni di rilievo sul livello dei tassi, mentre la diffusione delle tecnologie IA potrebbe rivelarsi una determinante chiave della produttività e della crescita in generale. In particolare, Capital Group ha cercato di capire se il cambiamento innescato dall’IA si rivelerà costruttivo o distruttivo: nel primo caso le nuove tecnologie vengono facilmente assorbite nelle strutture di capitale e lavoro esistenti, creando nuove opportunità, mentre nel secondo la tecnologia sostituisce manodopera e capitali più velocemente rispetto al ritmo con cui possono essere reimpiegati altrove, generando disoccupazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.