Secondo Julie Dickson (Capital Group) oggi la tecnologia non è più l’unico segmento azionario su cui puntare. In Europa, Giappone e Cina ci sono occasioni ma è importante la ricerca fondamentale bottom-up
Per l’investitore azionario c’è una buona notizia: oggi, i titoli tecnologici non sono più l’unico segmento su cui puntare. Per esempio, alcune delle multinazionali europee di maggior successo capitalizzano i flussi di reddito esterni, dall’Asia all’America Latina fino agli Stati Uniti e riescono a prosperare anche in un contesto economico difficile. Non soltanto nel settore dei beni di lusso, dove molti delle aziende europee dei marchi d’élite hanno clienti che comperano in tutto il mondo. Nella farmaceutica, il farmaco per la perdita di peso Wegovydi di Novo Nordisk ha registrato un’enorme domanda a livello mondiale, al punto da indurre la compagnia danese quasi a raddoppiare le previsioni di vendita rispetto al 2019.
OPPORTUNITÀ NEI SETTORI ENERGIA, SANITÀ E PRODOTTI INDUSTRIALI
“Nell’ultimo anno il mercato azionario nel suo complesso ha iniziato a offrire maggiori opportunità anche nei settori di energia, sanità e prodotti industriali, oltre che tra i tradizionali titoli orientati al valore e che distribuiscono dividendi, ma è importante la ricerca fondamentale bottom-up” tiene a precisare Julie Dickson, Investment Director azionario di Capital Group, incoraggiata da tutte le opportunità che stanno emergendo in varie parti del mercato. Compreso il Giappone, dove l’impennata dell’inflazione post-pandemia ha costretto le aziende nazionali a deliberare incrementi salariali in un paese in cui sono piuttosto rari…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.