L’Imu accorpa anche la Tasi e non è dovuta per la prima casa. Deve sempre essere il contribuente a dimostrare che l’immobile sia la dimora abituale. Ecco quali sono le aliquote e le scadenze da tenere a mente per pagare l’Imu 2021
Più dell’70% degli italiani vive in case di proprietà. Fenomeno tipicamente italico perché nel resto d’Europa vivere in affitto è prassi piuttosto comune. Secondo i dati Istat riferiti al 2018, più del 70% delle famiglie residenti, pari quasi a 19 milioni di nuclei, vive in casa di proprietà, mentre il 20% circa vive in case in affitto, e il restante 10% vive in abitazioni per cui risulta avere titolo di usufrutto. Non è difficile, quindi, capire perché lo Stato considera la casa come un bene da tassare. Non tutti, però, devono pagare l’Imu (imposta municipale unica). Ecco chi può evitare la gabella.
IMU NON SULLA PRIMA CASA
L’Imu accorpa anche la Tasi e non è dovuta per la prima casa. Sarebbe meglio, però, dire abitazione principale, per l’immobile iscritto nelle categorie catastali dalla A/2 alla A/7 nei casi in cui il proprietario e la sua famiglia vivano abitualmente nella stessa casa presso la quale hanno anche la residenza anagrafica. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare hanno la residenza in immobili diversi, ma nello stesso Comune, solo un immobile sarà esentato dal pagamento dell’Imu...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.