Consentono di guadagnare anche con i mercati laterali o moderatamente negativi, offrono tante opzioni vantaggiose, sono negoziati su mercati regolamentati di Borsa Italiana e consentono una pianificazione fiscale efficiente
In questi ultimi anni sono cresciuti in misura significativa i volumi di emissioni e il numero di operatori attivi nell’ambito dei certificati di investimento. A invogliare una platea sempre maggiore di traders e investitori a utilizzare i certificates sono i loro molteplici punti di forza. A cominciare dalla diversificazione. L’investitore che acquista un certificato ha l’opportunità di investire in sottostanti, spesso non accessibili, come materie prime, indici, panieri di azioni, tassi di interesse e valute con, peraltro capitali ridotti. Infatti, per investire in questi strumenti sono sufficienti importi contenuti.
ADATTABILE ALLE DIVERSE CONDIZIONI DI MERCATO
Tramite un unico strumento finanziario, il sottoscrittore accede ad una strategia di investimento flessibile ed adattabile alle diverse condizioni di mercato (rialzista, lateriale o moderatamente negativo). In particolare, i certificati possono far guadagnare anche se il sottostante subisce delle perdite. Per esempio, un certificato con sottostante il titolo Intesa San Paolo con prezzo di riferimento iniziale a 5 euro e barriera al 50%, determinerebbe un flusso di cassa positivo per l’investitore anche a fronte di una discesa del prezzo dell’azione a 4 o a 3 euro. In pratica, nonostante una correzione del 20% o anche del 40% del sottostante del certificate, l’investitore otterrebbe un profitto. Da notare, inoltre, come l’investimento sarebbe comunque profittevole anche se il prezzo di Intesa Sanpaolo salisse o rimanesse stabile…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.