Per il Chief Economist EMEA Steven Bell, il prossimo anno le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi. Gli Stati Uniti, stando alla regola di Sahm, se la disoccupazione aumenterà rischiano la recessione
Il calo dell’inflazione, che per il momento non ha innescato una recessione, porterà le Banche centrali a tagliare i tassi di interesse nel 2024. Una condizione che favorirà sia il mercato azionario che quello obbligazionario, mentre negli Stati Uniti il previsto aumento della disoccupazione potrebbe creare una fase di recessione all’inizio del nuovo anno, secondo la regola di Sahm. E’ lo scenario che prefigura Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments nell’outlook settimanale sui mercati.
LE MOSSE DEI BANCHIERI
“Rispetto ai livelli registrati nella prima parte dell’anno, l’inflazione, compresa la componente core, dei principali Paesi ha registrato un calo significativo – scrive Bell – Nonostante l’ottima notizia, che ha portato a uno stop delle politiche monetarie restrittive, adesso i banchieri si trovano ad affrontare livelli di inflazione core ben al di sopra del 2%, senza alcuna garanzia che le tendenze al ribasso proseguiranno. Tuttavia, la situazione risulta alleggerita dalla presenza di mercati del lavoro stabili: la disoccupazione, infatti, è ai minimi storici o quasi”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.