L’ultimo report pubblicato dall’istituto fa luce sulle trasformazioni a cui il mondo del lavoro dovrà sempre più adeguarsi dopo la pandemia. Domina lo smart working, che vedrà impegnata il 25% della forza lavoro nei Paesi più sviluppati
La pandemia mondiale che stiamo vivendo ha stravolto il mercato del lavoro a livello globale. Alla crisi generata dalla perdita di occupazione per milioni di persone si è aggiunta una graduale trasformazione del modo di svolgere le attività che, per alcuni settori, potrebbe segnare un punto di non ritorno.
IL REPORT DEL MCKINSEY GLOBAL INSTITUTE
È quanto si evince dall’ultimo rapporto sul futuro del lavoro dopo Covid-19 elaborato da Susan Lund, Anu Madgavkar, Kweilin Ellingrud, Mary Meaney e Olivia Robinson del McKinsey Global Institute (Mgi), che valuta l’impatto della pandemia sulla domanda di lavoro e sulle nuove competenze professionali richieste in otto Paesi con diversi modelli economici e di mercato: Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Cina, India, Giappone e Stati Uniti. Messi insieme, questi Paesi rappresentano quasi la metà della popolazione globale e il 62% del Pil…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.