David Scales e Chris Mellor (Invesco) illustrano come funzionano e quali variabili considerare nella scelta tra i due metodi principali a disposizione degli ETF per la riproduzione di un indice: quello a replica fisica e quello a replica sintetica
Gli ETF, che sono presenti sulle borse europee da vent’anni, possono replicare uno specifico indice di mercato (per esempio l’S&P 500 piuttosto che l’MSCI world) sostanzialmente in due modi: acquistando gli stessi titoli inclusi negli indici, replicandoli fisicamente, oppure ricorrendo agli strumenti derivati tramite la replica sintetica.
LA CRESCENTE POPOLARILITÀ DEGLI ETF SINTETICI
“Storicamente i fondi a replica fisica hanno rappresentato la quota maggioritaria degli asset, ma negli ultimi anni il modello a replica sintetica ha guadagnato terreno rispetto al 2018, quando la replica sintetica e quella fisica contribuivano grossomodo equamente alla crescita degli asset (Figura 3)”, fanno sapere David Scales, Senior ETF Investment Editor e Chris Mellor, Head of Equity/Commodity ETF Product Management di Invesco che, per maggiore chiarezza, illustrano come funzionano e quali variabili considerare nella scelta tra i due metodi principali per la replica di un indice…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.