Nell’azionario preferiti un sottopeso negli Stati Uniti e un peso neutrale su Europa e mercati emergenti, e i settori difensivi con profili di reddito stabili a discapito delle aree più sensibili ai rischi di rallentamento economico
Dopo diversi mesi caratterizzati da mercati finanziari orientati prevalentemente al rialzo, sulla scia di inflazione e tassi di interesse in decelerazione e crescita e utili in moderata ripresa, nelle ultime settimane il contesto è percepito come “di risk-off”. Le incertezze sui dazi USA e sui possibili impatti sull’economia e inflazione statunitense e globale hanno spinto gli investitori ad assumere un atteggiamento più prudente.
UN APPROCCIO BILANCIATO NELL’AZIONARIO
“Nell’azionario privilegiamo un approccio bilanciato, guardando al di là degli Stati Uniti e investendo nel più ampio bacino delle azioni globali. Nell’obbligazionario, invece, siamo interessati ai titoli di stato alla luce dell’aumento del premio di rischio. In particolare, con l’inflazione inferiore alle attese nell’eurozona e la politica accomodante della BCE, rimaniamo positivi sulla duration europea e sui Bund tedeschi”, fanno sapere gli esperti di Candriam…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.