AllianceBernstein, in un approfondimento di John Lin, spiega che le imprese cinesi restano importanti nel commercio globale anche se le tensioni geopolitiche hanno favorito molto Messico e Vietnam
Le tensioni geopolitiche degli ultimi anni hanno spinto le aziende a ripensare le catene di fornitura, con le imprese USA che stanno lasciando la Cina per trasferire le operazioni altrove. Ma nonostante la crescente presenza di paesi come Messico e Vietnam nella produzione manifatturiera, le aziende cinesi rimangono profondamente coinvolte nelle supply chain globali. La deglobalizzazione sta modificando i processi produttivi delle imprese in diversi settori e molte stanno trasferendo la produzione più vicino ai paesi di origine o in regioni con minori probabilità di restare invischiate in conflitti geopolitici destabilizzanti.
EXPORT CINESE CALATO VERSO GLI USA MA SALITO NEL RESTO DEL MONDO
AllianceBernstein affronta il tema del cosiddetto “Friendshoring” e del suo impatto sui produttori cinesi in un approfondimento a cura di John Lin, Chief Investment Officer China Equities, che segnala flussi commerciali che si dirigono in Messico e in Vietnam, e di conseguenza dal 2018 le importazioni USA dalla Cina sono scese al 15% circa del totale, ma nello stesso periodo, le esportazioni cinesi verso il resto del mondo sono aumentate. Messico e Vietnam hanno tratto enormi benefici dai cambiamenti delle catene di fornitura, ma non vuol dire che la Cina sia uscita di scena…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.