La produzione degli iPhone 12 in un impianto indiano della Hon Hai Precision Industry Co.Ltd. (OTC:HNHPF) – fornitore di Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) – è crollata di oltre il 50% durante la seconda ondata di contagi da coronavirus che ha travolto la nazione dell’Asia meridionale, come riferito lunedì da Reuters, che ha citato due fonti.
Cosa è successo: lo stabilimento di Hon Hai (azienda meglio nota come Foxconn) si trova nel Tamil Nadu, uno degli stati indiani più colpiti dall’ondata di casi di COVID-19.
Lo stato è anche un grosso centro di produzione di telefoni cellulari e ospita, fra le altre, Nokia Corporation (NYSE:NOK), Samsung Electronics Co.Ltd. (OTC:SSNLF) e Motorola, consociata di Lenovo Group Limited (OTC:LNVGY).
La taiwanese Foxconn ha imposto un divieto di ingresso in fabbrica fino alla fine di maggio, dopo che oltre 100 lavoratori dell’impianto sono risultati positivi al COVID-19, secondo il report di Reuters. Lo stabilimento fornisce sistemazione in dormitorio per i dipendenti.
In precedenza Taiwan News aveva riferito che, dopo che 10 ingegneri cinesi erano risultati contagiati dal COVID-19, la fabbrica di Foxconn era stata disinfettata e aveva continuato a funzionare senza essere completamente chiusa.
Perché è importante: la supply chain di Apple è stata colpita dalla seconda ondata di coronavirus in India. Il colosso tecnologico si appresta a diversificare la produzione in India e Vietnam nel tentativo di allontanarsi dalla produzione in Cina.
Negli ultimi giorni in India sono stati segnalati oltre 400.000 nuovi casi di coronavirus al giorno; diversi stati del Paese hanno imposto misure di lockdown complete a causa del costante aumento dei casi di Covid.
Movimento dei prezzi: lunedì le azioni Apple hanno chiuso in calo di quasi il 2,6% a 126,85 dollari; lo stesso giorno, le azioni di Hon Hai hanno chiuso in rosso di quasi il 3,5% a 8,08 dollari.
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