L’aumento dei conflitti e degli attacchi hacker fa il paio con gli sviluppi dell’AI, che avvantaggiano e insieme spaventano anche le aziende. Tra vantaggi e rischi, qual è il bilancio in vista del 2025?
Riquadro bianco. Silenzio.
Ragioniamo. Il ritmo dei pensieri è cadenzato dal lampeggiare di una sottile barra verticale, dicasi ‘cursore’. All’improvviso le parole, come per magia, ci appaiono.
“Sei un esperto di cybersecurity” – usiamo il tu, dai – “sempre aggiornato con le ultime novità nel settore e pronto ad attivarti nel migliore dei modi per difendere i sistemi di un’azienda”.
Fine tuning, lo chiamerebbe qualcuno. Questa pratica di sintonizzare i tool di intelligenza artificiale sul canale che ci occorre, come accordassimo uno strumento.
A questo punto, arriviamo al motivo che ci ha portati su quel riquadro bianco, e facciamo la domanda che ci occorre: “Come possiamo prevedere un attacco hacker?”.
Il lasso di tempo in cui il bot elabora la sua risposta è breve, ma non così breve da non farci sentire in attesa. Si apre il box. Lui – è un lui? – replica alla nostra domanda: “Con l’intelligenza artificiale”.
Soddisfatti? Neanche noi. Anche perché questa cosa dell’intelligenza artificiale va bene fino a un certo punto.
Non è più un segreto – se mai lo è stato – che l’AI venga utilizzata anche a scopi militari, tanto da allargare il concetto di cybersecurity. Ma se questa viene usata come un’arma, può essere anche uno strumento di difesa, giusto? E tra le aziende che sviluppano sistemi sempre più innovativi, e i progetti bellici che vorrebbero utilizzarli per sé, ci sono anche gli utenti che non sempre sono consapevoli dei rischi che corrono.
L’AI sta riscrivendo il concetto stesso di sicurezza nel cyberspazio, e nel Sunday View di questa settimana vogliamo vedere come.
CYBERMINACCE E CYBERSOLUZIONI
Ad oggi, le stime ci parlano di 250 milioni di utilizzatori dell’IA in tutto il mondo, pronti ad aumentare fino ai 5 miliardi stimati nel 2034. E tra questi non ci saranno solo ragazzini che chiedono una mano a ChatGPT per la versione di latino…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.