Un recente rapporto ha rivelato che i depositi bancari in Italia hanno subito una diminuzione di 43 miliardi di euro nell’ultimo anno.
Cosa è successo
I depositi bancari in Italia hanno registrato una diminuzione di 43 miliardi di euro nell’arco di un anno. Nonostante ciò, la Sardegna e la Basilicata hanno mostrato un trend opposto, con un incremento di 21 milioni di euro (+0,1%) e 50 milioni di euro (+0,5%) rispettivamente. Le altre regioni italiane hanno invece registrato un saldo negativo.
La Lombardia ha subito la perdita più grande, con un saldo negativo di 13,7 miliardi di euro. Seguono l’Emilia Romagna con un deficit di 5,4 miliardi di euro (-5,2%) e il Piemonte con una perdita di 4,7 miliardi di euro (-5,09%).
Secondo la Federazione Autonoma Bancari Italiani (FABI), i depositi bancari costituiscono una parte significativa della ricchezza del Paese e rappresentano un guadagno indiretto per le banche. “Di fronte a cifre così importanti, il conto corrente ben remunerato potrebbe rappresentare un fattore di attrattività per le banche”, ha affermato Lando Maria Sileoni, segretario generale della FABI.
La FABI ha inoltre osservato che le famiglie che lasciano i loro risparmi depositati sul proprio conto corrente guadagnano poco. Per esempio, depositando 5.000 euro, la remunerazione è di 18,2 euro a Trento e Bolzano, 15 euro a Firenze, 13 euro a Roma, 11 euro a Milano e Perugia.
La FABI ha evidenziato che esistono notevoli divergenze territoriali e regionali nei rendimenti che le banche offrono ai loro clienti. La media nazionale del tasso d’interesse praticato dalle banche per un conto corrente fino a 50.000 euro alla fine del 2023 è dello 0,21%, ma nelle 20 regioni del Paese vi sono livelli molto diversi.
Perché è importante
Nonostante l’assenza di articoli di contesto, è importante notare che la diminuzione dei depositi bancari può avere implicazioni significative per l’economia italiana. I depositi bancari rappresentano una fonte di finanziamento per le banche, che a loro volta forniscono prestiti alle imprese e ai consumatori. Una diminuzione dei depositi può quindi limitare la capacità delle banche di erogare prestiti, potenzialmente frenando la crescita economica.
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