Piazza Affari ha aperto in ribasso a causa dello stacco dei dividendi di diversi titoli blue-chip.
Cosa è successo
L’indice FTSE MIB ha perso lo 0,1% in area punti, con Iveco Group (BIT:IVE) in calo del 2,8% a seguito dello stacco della cedola e dell’annuncio che Olof Persson sostituirà Gerrit Marx come amministratore delegato dal 1° luglio 2024.
Ci sono stati acquisti su Telecom Italia (BIT:TIT) (+2%), Banco Bpm (BIT:BAMI) (+1,8%) e Nexi (BIT:NEXI) (+1,8%). Gli altri exchange europei avanzano in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuazione dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna alla politica monetaria e agli utili.
Non ci sono particolari spunti macroeconomici per la giornata, in attesa dei dati di domani sugli indici Pmi preliminari di aprile. Nei prossimi giorni, attenzione al Pil Usa del primo trimestre giovedì e al Pce core di marzo venerdì.
Sul mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 139 punti base, con il decennale italiano al 3,9% e il Bund al 2,51% dopo che S&P ha confermato il rating dell’Italia a BBB con outlook stabile.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scivola sotto gli 86 dollari al barile e l’oro si deprezza a 2.357 dollari l’oncia. Sul mercato Forex, il cambio euro/dollaro scambia a 1,066 e il dollaro/yen si attesta a 154,6.
Perché è importante
Lo stacco dei dividendi dai titoli delle blue-chip porta spesso a un calo temporaneo dei loro prezzi, che può avere un impatto sulla performance complessiva del mercato. Questo perché lo stacco dei dividendi riduce gli utili non distribuiti della società e quindi il suo valore complessivo.
La nomina del nuovo CEO di Iveco Group aggiunge un elemento di incertezza che può contribuire alla volatilità del mercato. Inoltre, l’attenzione alla politica monetaria e agli utili, così come i rischi geopolitici, possono influenzare il sentiment degli investitori e l’andamento del mercato.
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