Gli esperti di Invesco analizzano gli impatti sul prezzo dell’oro nel primo trimestre 2023 dell’offerta e dei flussi di acquisto delle banche centrali, degli ETF, degli investitori privati e del settore gioielleria
Tendenziale indebolimento del dollaro USA, calo dei rendimenti dei titoli di Stato e aspettative di un picco anticipato dei tassi di interesse della Fed. Sono tre dei principali fattori che hanno avuto un impatto positivo sul prezzo dell’oro nel primo trimestre 2023 nel corso del quale il metallo prezioso ha chiuso in rialzo dell’8,0% (Fonte: Bloomberg, variazione del prezzo dell’oro in USD, dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023). Gli esperti di Invesco hanno inoltre voluto analizzare le varie fonti di domanda e offerta che aiutano a spiegare, più nel dettaglio, i recenti movimenti delle quotazioni dell’oro.
FONTI DELLE DOMANDA DI ORO NEL PRIMO TRIMESTRE
“La domanda di oro trimestrale evidenzia un calo del 4,8% rispetto al trimestre precedente ma, grazie alla domanda di derivati OTC (+93,6 tonnellate), il prezzo è stato in grado di raggiungere picchi a breve termine” fanno sapere i manager di Invesco che poi segnalano come la domanda proveniente dal settore della gioielleria sia scesa al 37% della domanda totale, in calo rispetto al 43% del trimestre precedente. In aumento, al contrario, sia la quota della domanda delle banche centrali (dal 29% al 32%) e sia quella proveniente dagli investitori privati (dal 23% al 26%)…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.