Aurélien Duval, Fund manager Fundamental equities di DPAM, spiega perché in questo contesto economico conviene puntare su società che hanno vantaggi competitivi e una buona gestione e come i fattori sociali, di governance e ambientali possano aiutare nella selezione
La storia insegna che, nelle ultime fasi del ciclo economico, i titoli di qualità hanno sempre avuto la tendenza a sovraperformare il mercato generale. In passato gli investitori si sono allontanati dai settori come quello degli industriali, dei materiali o l’energetico per rifugiarsi nei beni di consumo e nelle aziende dell’ambito healthcare. In questo particolare contesto di mercato, con la disoccupazione negli Stati Uniti ai minimi storici e tassi di interesse ancora elevati, è importante selezionare un insieme diversificato di società di crescita di qualità, come sottolinea Aurélien Duval, CFA, Fund manager Fundamental equities di DPAM.
I FATTORI DI QUALITÀ
I fattori di “qualità”, spiega DPAM, si ottengono andando ad analizzare metriche che descrivono il passato dell’azienda e quelle che fanno una previsione sul futuro, basate sulla gestione aziendale. Una società che voglia garantire buone performance deve avere una buona distribuzione del capitale che coinvolga gli investimenti, corrette remunerazioni dei lavoratori e manager oltre che degli shareholders. “Gli indicatori Esg – spiega Aurélien Duval – spesso si allineano sorprendentemente bene con quello che si potrebbe considerare distintivo delle aziende di qualità. Quando si parla di qualità, tendenzialmente ci si riferisce alle aziende che possono capitalizzare sul lungo periodo, generando un ritorno superiore sul capitale investito (ROIC). Questo premia, con rendimenti maggiori, gli investitori pazienti”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.