Il rallentamento dell’inflazione sembra poter avvicinare la frenata della Fed sui tassi, ma forse per tornare su growth e tech è ancora troppo presto
Il 2022 è stato un anno difficile per i mercati, ma lo è stato molto di più per i titoli growth e in particolare per il settore tecnologico. Per anni i tassi ai minimi hanno favorito le aziende con grandi progetti di crescita per il futuro, ma pochi o nulli ricavi nel presente. Ora, con l’inflazione sui massimi e le banche centrali in trincea per abbassare il carovita, la situazione si è capovolta e gli investitori hanno virato in massa verso le società value che possono contare su flussi di cassa solidi.
LICENZIAMENTI NELLE BIG TECH
Da inizio anno l’indice Nasdaq ha perso il 28%. Le Big Tech stanno vivendo un momento estremamente complicato e hanno annunciato licenziamenti (Meta e Twitter) o sarebbero pronte a farlo (Amazon). Eppure è bastato un dato dell’inflazione leggermente sotto le previsioni per lanciare il Nasdaq verso la sua migliore giornata da marzo 2020, con un rialzo del 7,35%. Da qui la domanda che alcuni investitori cominciano già a porsi: con l’inflazione vicina al picco è il momento di tornare sui titoli tecnologici? Ecco cosa ne pensano gli esperti di Citi e di BlackRock…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.