Chiara Oppedisano, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha raccontato a Financialounge.com i dettagli dell’esperimento che ha realizzato il sogno degli alchimisti
Al Cern di Ginevra, durante l’esperimento ALICE, il piombo è stato trasformato in oro. Il sogno degli alchimisti è diventato realtà. Solo per una frazione d’istante e in quantità impercettibili, ma il “miracolo” è avvenuto. Dove non sono arrivati gli alambicchi dei secoli scorsi, è riuscito il Large Hadron Collider (LHC), l’acceleratore di particelle del laboratorio internazionale. E non è stato un discepolo di Nicolas Flamel, ma un’equipe di scienziati a raggiungere il notevole risultato. Tra loro anche Chiara Oppedisano, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ha raccontato a Border, il programma di Financialounge.com dedicato alle frontiere della tecnologia e dell’innovazione, i dettagli dell’esperimento ALICE.
CERN: “ERA IL SOGNO DEGLI ALCHIMISTI, NON IL NOSTRO”
“Scopo primario di ALICE è studiare il plasma di quark e gluoni, che in natura si è osservato solo qualche microsecondo dopo il Big Bang e, appunto, in una piccolissima parte del nostro esperimento”, ha spiegato la Oppedisano nel corso di Border. “Analizzando le interazioni di questi nuclei di piombo siamo riusciti a studiare anche la produzione di oro, ma non l’abbiamo creato noi, l’ha creato la natura: noi possiamo misurarlo da fisici sperimentali quali siamo. Quello che è piaciuto molto all’immaginario del pubblico generico è proprio questa trasformazione del piombo in oro, che era il sogno degli alchimisti, non il nostro”, ha aggiunto…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.