Il valore del Btp varia in funzione di andamento tassi e rischio Italia. Ci si può ritrovare con meno capitale rispetto a quanto investito se si vende prima della scadenza. Bisogna avere una strategia diversificata quando si investe, col supporto di professionisti della consulenza se non si conosce tutto
Fino a un paio di anni fa per cercare di spuntare un rendimento del 5% sarebbe servito un investimento in obbligazioni di bassa qualità e titoli di mercati emergenti. Insomma, tanto rischio. Adesso, invece, sembra tutto facile, basta investire tutto su un solo titolo: il BTP. Pure ampiamente pubblicizzato con tanto di spot televisivi. Tassi sulla carta così promettenti attirano inevitabilmente l’interesse di tanti investitori italiani, come dimostra il recente collocamento della seconda emissione del BTP Valore, che in pochi giorni ha raccolto oltre 17 miliardi di euro, di cui il 79% sottoscritto da investitori retail.
MA CI SONO ANCHE RISCHI
I tassi sono attraenti? Sì. Il BTP è una opportunità per investitori? Sì. E questo è ormai chiaro a tutti. Ma quello che invece è meno chiaro a tutti è che ci sono anche, come sempre quando si parla di investimenti, dei rischi. Che bisogna conoscere e valutare se si ha un approccio serio. Per prima cosa, molti piccoli risparmiatori sono convinti che il valore del BTP sottoscritto resti invariato nel tempo. Con l’idea di poter nel caso recuperare lo stesso capitale investito nel momento di un eventuale bisogno. Ovviamente, non è cosi! La realtà è diversa perché, se si vende prima della scadenza, si rischia di incassare meno, anche molto meno, di quanto investito, se nel frattempo i tassi sono ulteriormente saliti o il rischio Italia misurato dai rating è cresciuto. E’ quella che in gergo tecnico si chiama potenziale perdita in conto capitale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.