Cresce la liquidità degli italiani posteggiata sui conti correnti ma per le banche sta diventando un costo. Tutta colpa dei tassi di interesse negativi della Banca centrale europea: cerchiamo di capire i motivi
Tenere troppi soldi sul conto corrente è diventato un problema. È finita da un pezzo l’epoca in cui un conto corrente con tanti zeri faceva felice la banca. Adesso è diventato addirittura un peso. Più che altro un costo. Tutta colpa dei tassi di interesse negativi della Banca centrale europea: cerchiamo di capire perché.
LA PRIMA BANCA A CHIUDERE I CONTI
L’apripista è stata Fineco. Il 18 marzo la banca ha avvertito i suoi correntisti più facoltosi: se i depositi bancari superano la soglia di 100mila euro, in assenza di investimenti o prestiti con la banca stessa, il conto corrente verrà chiuso. Un piccolo terremoto nel panorama bancario italiano. Per la prima volta le famiglie sono state avvisate che detenere troppa liquidità ferma sui conti può provocare la cessazione del rapporto. Segno dei tempi che cambiano, certo. Meglio valutare, quindi, forme remunerative di investimento perché la liquidità per le banche sta diventando un costo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.