Componenti fondamentali di molti prodotti, i microchip stanno attraversando una crisi senza precedenti che si riflette nel settore automobilistico
L’allarme è scattato nel dicembre 2020 quando Volkswagen aveva fatto sapere che la produzione di auto sarebbe diminuita di circa 100mila unità a causa delle difficoltà nel reperire i microchip necessari alla realizzazione del prodotto finito. In poco tempo anche altre case automobilistiche come Nissan, Fiat Crysler, Honda, Ford, General Motors, hanno sospeso o tagliato la realizzazione di diverse vetture sottolineando così quanto ormai il settore automotive sia dipendente dai semiconduttori utili per la realizzazione di sistemi di sicurezza, sistemi operativi e monitoraggio, sistemi di controllo remoto, sistemi di comunicazione e di tutti gli apparati elettronici.
CORTO CIRCUITO
Con l’inizio della pandemia e i conseguenti lockdown generalizzati, la produzione di vetture è diminuita in tutto il mondo soprattutto nella prima metà del 2020. Con le riaperture estive e la fiducia riposta nell’arrivo del vaccino, le fabbriche hanno ripreso i lavori ad un ritmo molto più sostenuto anche in vista degli stimoli economici da parte dei governi centrali. Ma anche il settore dei semiconduttori aveva rallentato la sua produzione durante i mesi più caldi della pandemia, e quando la richiesta di microchip è aumentata velocemente nel giro di pochi mesi, le aziende produttrici non sono riuscite a soddisfare la domanda delle case automobilistiche che di colpo si sono trovate con un inventario insufficiente…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.