Il mercato del lavoro statunitense continua a mostrare forza e resistenza, come evidenziato dal report sui posti di lavoro di luglio pubblicato venerdì.
Nonostante l’impennata dei tassi di interesse, che hanno raggiunto livelli mai visti in oltre 20 anni, le imprese americane hanno continuato ad aumentare la loro forza lavoro a luglio, anche se a un ritmo più lento rispetto alle previsioni.
Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5%, superando le aspettative e rimanendo vicino ai minimi storici. Inoltre, la crescita dei salari ha superato le previsioni, infondendo fiducia nella futura spesa dei consumatori. Tuttavia, all’orizzonte economico si profilano le preoccupazioni per le crescenti pressioni sui prezzi e per i potenziali aumenti dei tassi di interesse.
I punti salienti dei dati sull’occupazione di luglio
- Le imprese private statunitensi hanno aggiunto 189.000 buste paga non agricole (NFP) nel mese di luglio, mancando le aspettative degli economisti di 200.000 unità.
- L’occupazione totale non agricola di giugno è stata rivista al ribasso da 209.000 a 185.000 unità.
- All’interno dei diversi settori, l’assistenza sanitaria ha aggiunto 63.000 posti di lavoro, mentre le attività finanziarie hanno aggiunto 19.000 posti. L’occupazione nel settore del tempo libero e dell’ospitalità è rimasta invariata a 17.000 unità.
- Il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,6% al 3,5%, avvicinandosi ai minimi di molti decenni. A luglio, il numero di disoccupati è sceso a 5,8 milioni, rimanendo ben al di sotto del numero di posti di lavoro disponibili, pari a 9,6 milioni, il che indica un mercato del lavoro rigido.
- Inoltre, la retribuzione oraria media dei lavoratori privati non agricoli statunitensi è aumentata di 14 centesimi, o dello 0,4%, raggiungendo i 33,74 dollari nel luglio 2023. In termini annuali, i salari sono aumentati del 4,4%, battendo le aspettative del 4,2%.
Reazioni del mercato
Dopo la pubblicazione del report occupazionale di luglio, gli operatori hanno leggermente modificato le loro previsioni sui tassi di interesse, aumentando la probabilità di un aumento dei tassi a settembre dal 18% al 20%, secondo il CME Group.
I futures sull’indice S&P 500, monitorato dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), erano in rialzo dello 0,1% prima dell’apertura.
Sul fronte valutario, il dollaro statunitense ha registrato una leggera flessione, con l’indice del dollaro statunitense, monitorato dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), che ha registrato un calo dello 0,1%.
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