I timori di recessione continuano a pesare sul sentiment. Per l’azionario europeo si profila un anno di transizione, negli Usa continuano a soffrire i big tech mentre i lockdown pesano sulla Cina e l’inflazione sull’India
L’inflazione continua a correre in USA aprendo nuovi scenari di incertezza e rafforzando i timori che la Fed acceleri la stretta monetaria rischiando di pregiudicare la crescita. Anche il Europa la Bce ha segnato una svolta da ‘falco’ indicando la possibilità di un primo rialzo a luglio ance se dovesse far soffrire la ripresa. In Cina intanto emergono nuovi segni di rallentamento causati dalla politica zero-Covid. Il tutto alimenta l’avversione al rischio e la volatilità, inducendo Edmond de Rothschild a mantenere il posizionamento negativo sull’azionario.
NESSUN SEGMENTO RISPARMIATO
Nella recente correzione quasi nessun segmento dell’azionario è stato risparmiato, con i timori di recessione che continuano a pesare sul sentiment, anche se il primo trimestre ha registrato trimestrali positive. Ma in Europa ad esempio Siemens Energy ha segnalato cautela, Bayer ha mantenuto la guidance nonostante il forte aumento dei risultati, Ikea conferma gli investimenti in nuovi outlet, ThyssenKrupp ha migliorato la guidance sul fatturato dopo aver alzato i prezzi, e infine nei trasporti Alstom si focalizza sul taglio dei costi. Il designer di video game Ubisoft è uscito sotto le attese e ha peggiorato la guidance. Alla fine il 2022 si presenta come un anno di transizione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.