Secondo LGIM gli investimenti statunitensi in energia pulita non cambieranno in base all’esito elettorale. Anche se dovesse vincere Trump. Motivo? Lo status stesso dell’economia Usa
Manca circa un mese alle elezioni americane che decreteranno il nuovo Presidente degli Stati Uniti e la fortissima polarizzazione che si è venuta a creare all’interno dello scenario politico fa pensare che il futuro di numerosissimi settori dipenda da chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Tra quelli guardati con maggiore attenzione ci sono gli investimenti in energia pulita.
SE VINCE HARRIS?
Cosa succederà alle politiche sostenibili se vincerà Kamala Harris? E se invece dovesse vincere Donald Trump? Secondo gli analisti di LGIM se c’è un comparto che non risentirà eccessivamente dei risultati elettorali è proprio l’energia green. “In caso di vittoria dei democratici – spiega Aanand Venkatramanan, Head of ETFs per l’area EMEA di LGIM – è ragionevole supporre che gli investimenti in rinnovabili continueranno a ricevere un forte supporto legislativo. Basta pensare al Bipartisan Infrastructure Law del 2021 e ai CHIPS and Science e Inflation Reduction Act del 2022, tutti approvati dall’amministrazione Biden, che hanno fatto confluire nel settore capitali provenienti da investimenti federali, crediti d’imposta e prestiti”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.