Raiffeisen Capital Management prevede che non appena si profilerà la fine dei rialzi dei tassi USA, le obbligazioni potrebbero addirittura approfittarne più delle azioni emergenti, almeno inizialmente
L’economia globale continua a rallentare, più o meno simultaneamente in tutte le regioni. Il temporaneo forte aumento della domanda di famiglie e imprese post pandemia sta rientrando massicciamente anche per la politica monetaria restrittiva delle banche centrali. L’aumento dei prezzi di energia e alimentari pesa sui consumatori di molti paesi. Negli USA l’effetto sembra essere ancora relativamente modesto, ma dovrebbe palesarsi maggiormente nei prossimi trimestri. Intanto le scorte di magazzino in Cina sono vicine ai record, con USA e Europa che riducono o annullano sempre più gli ordini. Alla fine le scorte verranno comunque in gran parte vendute, ma con sconti sui prezzi.
SPINTA DEFLATTIVA DALLA CINA
In una panoramica sui Mercati Emergenti, il team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management prevede che dalla Cina arrivi un forte impulso deflazionistico per i beni di consumo che avrà un notevole impatto sull’inflazione in molti paesi, andando a pesare sui margini di profitto di molti produttori cinesi e asiatici. E’ probabile che la Fed mantenga comunque per il momento il suo percorso aggressivo, ma i mercati reagiranno prima e cercheranno di scontare una pausa o la fine dei rialzi con largo anticipo. Finora però questi tentativi si sono rivelati prematuri, e dollaro e rendimenti USA al rialzo frenano i Mercati Emergenti..
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.