Nel primo trimestre 2025 l’incertezza generata dai dazi ha provocato una rotazione verso gli asset europei: i dati sugli ETF raccolti e analizzati da Amundi
La politica dei dazi varata da Trump ha innescato una rotazione sui mercati. Gli investitori sembrano avere meno fiducia negli asset americani, come dimostrano soprattutto il calo del dollaro, l’aumento dei rendimenti dei T-Bond. La conferma di questa tendenza arriva anche dai flussi degli ETF del mese di marzo e del primo trimestre 2025.
FUGA DAGLI USA
I dati, elaborati da Amundi e Morningstar, parlano di 87,1 miliardi di euro di raccolta nel segmento degli ETF nel primo trimestre, molto meglio rispetto ai 46,2 miliardi di euro del primo trimestre 2024. A guidare i flussi sono gli ETF azionari (71,5 miliardi) con una prevalenza verso l’azionario europeo (26,7 miliardi) contro i 9 miliardi diretti sul mercato azionario Usa. Un trend è in netto contrasto con i primi tre mesi del 2024, durante i quali gli ETF azionari statunitensi avevano raccolto 12,7 miliardi di euro e le azioni europee solo 2,5 miliardi di euro. L’incertezza ha favorito le strategie sull’oro, che hanno registrato i flussi trimestrali più consistenti di questa asset class in quasi tre anni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.