Katrina Dudley, Investment Strategist di Franklin Mutual Series, ritiene che l’aumento dell’inflazione in Europa per il caro energia e il basso livello relativo dei tassi potrebbero tenere sotto pressione l’euro
La guerra in Ucraina, il caro energia e il ritardo della BCE rispetto alla Fed nell’aumentare i tassi hanno provocato un brusco calo dell’euro su dollaro nei primi otto mesi del 2022.Una rapida ripresa della moneta europea potrebbe essere ancora lontana, ma il suo deprezzamento potrebbe creare opportunità a breve termine per gli investitori in azioni value. Come gli USA, anche l’Europa è alle prese con un’inflazione senza precedenti che sta intaccando il potere d’acquisto dei consumatori, con ricadute negative sulle imprese dei beni di consumo, e se le pressioni inflazionistiche in Europa si rivelassero più vischiose il valore dell’euro potrebbe erodersi ulteriormente nei prossimi mesi.
DIFFERENZIALE DEI TASSI CON GLI USA
E’ la valutazione di Katrina Dudley, Investment Strategist di Franklin Mutual Series, secondo cui contro l’euro gioca l’aumento del differenziale di interesse con gli USA. BCE e Fed hanno alzato i tassi a velocità diverse, e questo sta ulteriormente aggravando la debolezza dell’euro. In Europa, la banca centrale è impegnata a contenere l’inflazione, ma la guerra e le sue ricadute hanno sottoposto l’economia a sollecitazioni senza precedenti, che ad avviso dell’esperta di Franklin MS non si attenueranno in tempi brevi e potrebbero far precipitare la regione in recessione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.