Anna Stupnytska, Global Economist di Fidelity International commenta le decisioni di politica monetaria della Banca centrale europea e guarda alle prossime mosse
La BCE per la seconda volta consecutiva ha alzato i tassi di 75 punti base. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale salgono rispettivamente al 2%, al 2,25% e all’1,50%. Si tratta del più grande rialzo dal primo trimestre 2009, quando a guidare la Bce era Jean Claude Trichet.
L’ABBANDONO DELL’ORIENTAMENTO ACCOMODANTE
La decisione presa è volta a raggiungere l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2% a medio termine, come ribadito dalla Bce nella nota diffusa sulle decisioni. Il consiglio direttivo, si legge inoltre nel comunicato, “definirà l’andamento dei tassi di riferimento in futuro in base all’evolvere delle prospettive per l‘inflazione e l’economia, riflettendo un approccio secondo il quale le decisioni sui tassi vengono definite di volta in volta a ogni riunione”. Inoltre, la Bce ha reso nota l’intenzione di procedere con altri rialzi nel prossimo meeting, senza però specificare l’entità delle mosse…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.