Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, spiega che un euro più forte su dollaro favorisce utility, banche e auto, mentre può penalizzare consumi discrezionali, food & beverage e lusso
La correlazione fra euro e mercato azionario europeo ha raggiunto il livello massimo dell’ultimo decennio. La moneta unica in questa prima metà d’anno è stata scambiata come valuta “risk-on”, ovvero si è apprezzata verso dollaro, yen e franco svizzero nelle fasi di bull market, cedendo il passo invece nelle fasi di debolezza. La forza del dollaro è stata inoltre accentuata dal diverso approccio di Fed e Bce e dal differenziale delle relative curve dei rendimenti governativi.
L’INVERSIONE DI ROTTA DI CHRISTINE LAGARDE
Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, sottolinea che il rimbalzo dell’euro di questi giorni, dopo aver toccato il livello minimo degli ultimi cinque anni contro dollaro, dovrebbe essere una buona notizia per le azioni europee, a patto che non si spinga troppo oltre. L’esperto di GAM osserva che la situazione sta cambiando con l’inversione di rotta da parte di Christine Lagarde. La Banca centrale europea potrebbe essere più lenta dei suoi colleghi nell’aumento dei tassi di interesse, ma il dibattito, anche pubblico, fra i diversi membri del board sta evolvendo in modo molto rapido…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.