Guillaume Tresca, Senior Emerging Market Strategist di Generali Investments, sottolinea le nuove reti di protezione create dal FMI e altre istituzioni e la minor severità sulla sostenibilità del debito degli emergenti
L’inasprimento delle condizioni finanziarie globali innescato dalla Fed e l’ampliamento degli spread sui mercati emergenti stanno mettendo sotto pressione il finanziamento delle economie più fragili. I mercati primari sovrani del debito dei Paesi Emergenti sono stati sostanzialmente fermi da inizio di aprile, con solo 6,9 miliardi di emissioni in dollari USA, il valore più basso dall’aprile 2015. Da inizio anno, l’offerta di emissioni sovrane è scesa di 39 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2021.
NO RISCHIO SISTEMICO, FATTORI POSITIVI
Ma, sottolinea Guillaume Tresca, Senior Emerging Market Strategist di Generali Investments, i Paesi Emergenti dovranno ricorrere al mercato per colmare il loro gap di finanziamento, soprattutto gli emittenti High Yield, ma l’attuale rendimento al 10,95% e il rallentamento della crescita determineranno un incremento nel rapporto medio tra debito/PIL ed il rischio di default. L’esperto di Generali Investments non vede comunque un rischio sistemico e cita anche fattori positivi, come il fatto che il Fondo Monetario e le altre istituzioni internazionali hanno creato nuove reti e strutture di sicurezza, come l’RCF/RCI ed il Common Framework, a seguito della crisi da pandemia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.