Il total return Usa è stimato tra il 7% e l’11%, quello dell’Eurozona tra l’8% e il 12%, con il momentum degli utili che potrebbe registrare una ripresa da una base di partenza inferiore
Ottimismo mantenuto sulle azioni con una posizione cautamente sovrappesata, in quanto la rotazione in corso è in linea con le attese, sebbene coinvolga ancora le large cap fuori dagli USA e non le società più piccole. I mercati stanno sempre più scontando un nuovo ciclo cinese, specialmente nel settore tecnologico. L’indicatore di fiducia si presenta solido, come indicano anche le operazioni di M&A e un incremento della spesa nell’area euro, dove il momentum degli utili potrebbe registrare una ripresa da una base bassa, mentre in USA si mostra più forte e resiliente, ma inizia a mostrare alcuni segnali di saturazione.
DAZI, GEOPOLITICA E RIPRESA EUROPEA ANCORA FRAGILE
Sono le indicazioni Generali Investments in un’analisi di Michele Morganti, Senior Equity Strategist, e di Vladimir Oleinikov, Senior Quantitative Analyst, secondo cui dazi e rischi geopolitici, insieme a una ripresa ancora fragile dell’Eurozona, inducono a mantenere un sovrappeso contenuto sulle azioni, con la previsione di un rendimento totale del 7%-11% per gli USA e dell’8%-12% per l’Eurozona nei prossimi 12 mesi. Ina particolare i due esperti sovrappesano SMI, piccole capitalizzazioni europee, Giappone, con una leggera esposizione su Cina e India, mentre diversificano gli USA in un portafoglio equamente ponderato tra SP 500 e Russell 2000 e sovrappesano i ciclici rispetto ai difensivi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.