Michele Morganti (Generali Insurance Asset Management, parte dell’ecosistema di Generali Investments) è sottopeso sull’equity e, nell’obbligazionario, è in sovrappeso nel credito IG e neutrale ed estremamente selettivo nell’high yield. Infine, lascia spazio anche agli asset privati
Abbiamo assistito ad un rimbalzo dell’azionario nella seconda metà di maggio, ma il comparto obbligazionario continua ad essere instabile, soprattutto in Europa. Per esempio, il classico portafoglio globale 60/40 (60% azioni e 40% obbligazioni) ha accusato un ulteriore calo, che ha portato la perdita da inizio anno al 12%. L’indice Bloomberg dei titoli di stato è sceso di oltre il 13% dal picco di agosto 2021, il peggior dato dall’introduzione dell’euro. In questa intervista Michele Morganti, Senior Strategist di Generali Insurance Asset Management, fa il punto della situazione e delinea le scelte di portafoglio per i prossimi mesi.
Quanto manca per toccare i minimi?
“Nel complesso, riteniamo che non sia ancora il momento giusto perché si materializzi un rimbalzo sostenuto. I mercati hanno probabilmente scontato molte delle brutte notizie sia in tema di previsti rialzi dei tassi che di rallentamento economico. Gli indicatori che misurano il livello di fiducia degli investitori come il Sentix denotano un elevato livello di pessimismo sulle prospettive dell’economia, soprattutto quella europea. I tassi impliciti di mercato stanno prezzando un totale superiore a 350 punti base (+3,50%) da parte della FED quest’anno più il QT (cioè la riduzione del bilancio), cioè il contrario del QE (allentamento monetario), si tratterebbe del più rapido inasprimento monetario dagli inizi degli anni ’80”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.