L’Outlook 2023, firmato dall’Head of Research Vincent Chaigneau, è positivo su Treasury USA e Investment Grade, mentre è prudente sul rimbalzo azionario, nella previsione che la Fed allenti solo a fine del 2023
Dopo un 2022 critico per la diversificazione dei portafogli, Generali Investments si aspetta che la correlazione tra obbligazioni e azioni diminuisca nel 2023, quando i rendimenti reali a lunga si stabilizzeranno o addirittura ridurranno. La volatilità dei tassi è destinata a diminuire ulteriormente, mapermano il dubbio su quanto a lungo questo possa supportare la ripresa degli asset rischiosi. Per questo Generali Investments inizia l’anno con una preferenza per il reddito fisso di maggior qualità, in particolare Treasury USA, credito Investment Grade in euro, ed un approccio difensivo su azioni e High Yield.
IL SOCCORSO DELLA FED NON ARRIVERÀ NELLA PRIMA METÀ DEL 2023
La Fed Put, ovvero l’intervento della Fed in soccorso dei mercati con una politica monetaria accomodante, scrive nell’Outlook 2023 Vincent Chaigneau, Head of Research, mancherà nella prima parte del 2023, ma selezionati Mercati Emergenti sono un buon target per investitori decisi a posizionarsi in anticipo, in vista di una svolta politica. Il crollo degli indici obbligazionari del 2022 è stato eccezionale, circa 4 volte superiore a quelli generalmente osservati negli ultimi due decenni. Lo shock inflazionistico e il repricing delle banche centrali sono stati brutali, e Chaigneau non può escludere che la persistenza dell’inflazione e la resistenza economica iniziale portino ad un ulteriore repricing…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.