Nel commento settimanale sui mercati, Christoph Siepmann, Senior Economist, spiega che gli “effetti di base” offuscheranno la debolezza nel secondo trimestre. Attesa anche decelerazione dell’inflazione negli Usa
Gli ultimi dati Usa hanno evidenziato sorprese al rialzo sia sul mercato del lavoro che nel settore dei servizi ma l’inflazione sembra comunque destinata a decelerare. Nell’Eurozona, gli indicatori di fiducia dovrebbero confermare i segnali di debolezza arrivati dagli ultimi indici PMI. Ma l’attenzione è ora sulla Cina, da dove sono attesi una serie di dati macro che culmineranno con quelli sul PIL del secondo trimestre, da cui è attesa la conferma di un indebolimento delle dinamiche di crescita.
LE TRE RAGIONI DEL RALLENTAMENTO CINESE
Christoph Siepmann, Senior Economist di Generali Investments, spiega nel commento settimanale su economie e mercati che gli ultimi dati dell’indice manifatturiero suggeriscono che le dinamiche di crescita della Cina continuano ad attenuarsi, fondamentalmente per tre ragioni: la domanda di servizi, che avrebbe dovuto essere il principale motore, ha mostrato risultati deludenti, con i PMI già scesi di circa 4,5 punti dal picco mentre anche le vendite al dettaglio hanno perso vigore. Ma la ragione di fondo è che il consistente eccesso di risparmio delle famiglie ha continuato a crescere, anche se a un ritmo indebolito, senza indicare alcun calo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.