È possibile investire direttamente nelle infrastrutture per riconfigurare il sistema energetico europeo, oppure indirettamente puntando sulle materie prime o finanziare progetti specifici investendo in azioni e obbligazioni green
L’evoluzione dell’inflazione e la conseguente risposta delle banche centrali dovrebbero rimanere il tema prevalente nel 2023. Anche in un mondo dominato da complesse dinamiche geopolitiche come il conflitto in Ucraina, le mire espansionistiche della Cina e una consolidata polarizzazione sociale. Lo sostengono gli esperti di Goldman Sachs Asset Management convinti, al contempo, che per gli investitori sia opportuno imparare a navigare in questo contesto sfidante.
RECESSIONE: FORSE NO NEGLI USA MA QUASI CERTA IN EUROPA
La storia avvalora la tesi, sostenuta da diversi osservatori, in base alla quale l’interazione tra inflazione e politica monetaria possa comportare una recessione come naturale conseguenza dell’inasprimento delle condizioni finanziarie. “Una recessione, tuttavia, negli Stati Uniti potrebbe non essere l’approdo scontato, tenuto conto della solidità del sistema finanziario, della robusta domanda di manodopera e della forza del settore privato” spiegano da GS Asset Management. Se inizalmente gli esperti si attendevano una recessione nell’Area Euro, ora sono più positivi e prevedono una crescita dello 0.6% per il 2023, grazie a un inverno più mite del previsto e ad una riapertura in Cina più rapida di quanto inizialmente previsto (ora prevedono una crescita del 5,5% nel 2023)…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.