Finora gli investitori hanno vigilato ma anche tenuto il giudizio sospeso, mentre i grandi partner, da Biden a von der Leyen a Macron mandano auguri incoraggianti. I dossier caldi e le sponde di Mattarella e Draghi
Prima ancora della fiducia delle Camere, la neo premier Giorgia Meloni ha cercato quella dei grandi alleati occidentali e della Ue, incassando aperture di credito impacchettate nei messaggi di auguri di Biden, Macron e von der Leyen. Fino a venerdì scorso i mercati finanziari sono rimasti a guardare con grande attenzione, ma senza anticipare giudizi negativi, sia sui titoli di Stato che sull’azionario, che ha viaggiato in linea con il resto d’Europa, diversamente dal trattamento riservato alla premier britannica Truss brutalmente bocciata e costretta a lasciare per il disastro combinato in poche settimane sulla finanza pubblica, nel tentativo di mantenere promesse elettorali di taglio alle tasse insostenibili per il bilancio di Londra. I fronti caldi su cui Meloni non può permettersi di “sgarrare” sono soprattutto tre: i conti pubblici, da 50 anni tallone d’Achille dell’Italia, l’adesione senza tentennamenti alla disciplina non solo fiscale imposta dall’appartenenza all’Unione Europea, sui cui vigila anche la Bce, e ultimo ma forse più importante uno schieramento sui grandi temi geopolitici, dalla guerra in Ucraina alla Cina, senza tentennamenti e esitazioni, ma possibilmente da protagonista, nell’Alleanza Atlantica.
FINORA NON SI È SOTTRATTA
Finora Meloni non si è certo sottratta a dare le assicurazioni più ampie su tutti e tre, accompagnata nel percorso verso Palazzo Chigi dalle mani forti e sapienti del presidente Mattarella e del suo predecessore a Palazzo Chigi Mario Draghi. Su di lei personalmente i grandi media occidentali sembrano avere pochi dubbi. Il WSJ, subito dopo il giuramento al Quirinale, l’ha definita “un’atlantista fidata”, pronta a fornire all’Ucraina tutto il supporto necessario contro l’aggressione russa. Zelensky si è unito agli auguri incoraggianti degli altri leader occidentali e Meloni ha subito risposto su Twitter che potrà contare senza riserve sull’Italia. Ma lo stesso WSJ accompagna la sua aperture di credito con le preoccupazioni, diffuse in diverse capitali occidentali, che possa essere tirata per la giacchetta proprio dai suoi due alleati, che le siedono a fianco come vice premier sugli scranni del governo…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.