Evariste Verchere, Head of Public Debt Portfolio Management di BlueOrchard, affiliata Schroders, sottolinea come, in un universo sempre più ampio di obbligazioni sostenibili, è necessaria una valutazione attiva sul loro impatto ambientale
Negli ultimi anni, per fortuna, l’attenzione nei confronti della crisi climatica è cresciuta, aiutata anche dalla pandemia. Un esempio a dimostrazione di ciò è dato dalle emissioni di obbligazioni sostenibili, che tra il 2019 e il 2020, secondo l’agenzia di rating Moody’s, sono aumentate di circa il 50%. Il lancio di green bond da parte degli Stati sovrani è raddoppiato e ha superato i 40 miliardi di dollari di raccolta, grazie anche al crescente apporto dei mercati emergenti. Anche le aziende sono sempre più attente all’ambiente, con alcune società di abbigliamento o alimentari che hanno lanciato bond sostenibili.
L’IMPORTANZA DI UNA VALUTAZIONE ATTIVA
Evariste Verchere, Head of Public Debt Portfolio Management di BlueOrchard, società di gestione degli investimenti affiliata di Schroders, ha provato a fare un po’ di chiarezza nell’universo sempre più ampio di bond ESG, sottolineando l’importanza di una valutazione attiva sull’impatto delle risorse provenienti dai proventi delle obbligazioni. Ci si potrebbe aspettare che un’azienda che emette un green bond abbia a cuore la riduzione dell’intensità di carbonio, ma in realtà gli attuali principi di emissione di questo tipo di obbligazioni non lo richiedono necessariamente…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.