Il settore del credito sotto i riflettori in Borsa, spinto dalle trimestrali e dall’incarico affidato a Mario Draghi per formare il nuovo governo. Lo spread resta sui minimi a 96 pb
Non si fermano i rialzi per i titoli bancari. A Piazza Affari, Intesa Sanpaolo guadagna quasi il 3% dopo aver chiuso il 2020 con un utile netto contabile di 3,3 miliardi, a fronte dei 4,2 miliardi del 2019. Viaggiano in netto rialzo anche gli altri titoli del comparto, con Mps in crescita del +7,49%, spinta dalla prospettiva di una eventuale fusione con UniCredit che sale del +3,20%. In positivo anche Ubi Banca, dopo i risultati del 2020 (+2%).
INTESA BATTE LE ATTESE
La scelta del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di affidare a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo ha portato euforia sui mercati e fatto crollare lo spread, per la prima volta dal 2015, sotto quota 100 punti base. L’intero comparto bancario sta beneficiando della combinazione di questi fattori, ai quali si aggiungono anche i numeri delle trimestrali. Intesa Sanpaolo ha raggiunto un utile netto contabile a 3,3 miliardi l’anno scorso e il cda ha deciso di distribuire il massimo consentito come dividendi, ossia un totale di 694 milioni di euro. I ricavi hanno raggiunto i 19,03 miliardi di euro…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.