Dopo anni di rendimenti penalizzati dai bassi tassi, i fondi quantitativi stanno conoscendo un revival. Ora inflazione e banche centrali stanno giocando in loro favore
Proprio nel momento in cui il mondo sta lottando contro l’aumento sconsiderato dei prezzi, i fondi quantitativi di Wall Street, cioè quei fondi di investimento che utilizzano l’analisi quantitativa per prendere decisioni sui mercati, stanno scommettendo a pieno regime contro i mercati monetari mondiali, in un 2021 che per loro potrebbe rivelarsi il migliore dal 2014. Con i rendimenti in aumento e la forte pressione sui prezzi, i Commodity Trading Advisors e i loro 340 miliardi di dollari sono “short al 100% su tutto”, dai tassi obbligazionari, al dollaro Usa e alla sterlina britannica, secondo quanto riportato da Bloomberg che cita stime di Nomura Holdings.
SHORT SU TUTTE LE SCADENZE
Questi investitori stanno costruendo posizioni corte “fuori misura” lungo l’intera curva dei rendimenti, secondo i numeri di Dynamic Beta Investments riportati da Bloomberg, con le posizioni corte più importanti che si stanno concentrando soprattutto sulla scadenza decennale, evidenziando come secondo questi fondi la pressione inflazionistica si farà sentire ancora per un decennio. “Il front-end globale si sta affannando per tirare avanti i tempi su potenziali aumenti (aggiungendo così il premio per il rischio), poiché le banche centrali sono costrette a “recuperare” e rimettere il genio nella bottiglia”, Charlie McElligott, cross- asset strategist di Nomura, ha scritto in una nota di mercoledì. “I tassi ribassisti/reddito fisso stanno diventando di nuovo piuttosto affollati”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.