Neuberger Berman analizza la crisi del debito in Gran Bretagna ma anche le recenti oscillazioni del Bund tedesco, che hanno visto gli investitori obbligazionari lanciare l’avvertimento che “il capitale non è gratis”
Dopo aver previsto tre settimane fa che fossero più probabili crepe nei mercati valutari o dei titoli di Stato che in quelli creditizi, Neuberger Berman trova conferma nella crisi che ha colpito i rendimenti dei Gilt britannici, mentre anche i Bund tedeschi, solitamente poco volatili, hanno registrato oscillazioni a doppia cifra. Le Prospettive settimanali del CIO, firmate da Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income, e Ashok Bhatia, CFA, Deputy Chief Investment Officer—Fixed Income della casa d’investimento sottolineano come il contesto di elevata inflazione stia costringendo chi investe in obbligazioni societarie a combattere una battaglia solitaria contro i policymaker, ricordando loro che “il capitale non è gratis”.
BANK OF ENGLAND COSTRETTA A MOSSE CONTRASTANTI
Dove le politiche monetarie e fiscali sono coerenti, i rendimenti dei titoli di Stato potrebbero essere vicini ai picchi ciclici, ma dove le decisioni politiche sono incoerenti, i mercati sono pronti a condannarle, con un rigore ora applicato anche ai Paesi sviluppati proprio come avverrebbe normalmente per il mondo emergente, spingendo la volatilità a livelli storicamente elevati. I piani fiscali britannici erano mal concepiti e mal comunicati, oltretutto nel bel mezzo della stretta di Bank of England, costretta poi ad acquisti d’emergenza di Gilt, inviando anch’essa così segnali contrastanti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.