Per avere un quadro definito bisognerà attendere il 7 luglio, ma senza maggioranza politica chiara l’approdo può essere un esecutivo tecnico. Ecco le possibili conseguenze su titoli di Stato e azioni secondo le case di investimento
La prima reazione dei mercati dopo l’esito del primo turno delle elezioni parlamentari in Francia è stata positiva. L’indice CAC 40 di Parigi ha guadagnato terreno, trainato principalmente dalle banche, e ha tracciato una scia seguita anche dagli altri indici europei. I rendimenti dei titoli di Stato francesi, sulla prospettiva di un parlamento non in mano a una delle due formazioni più estreme, sono scesi, così come lo spread nei confronti dei titoli tedeschi. Ma la partita politica è ancora tutt’altro che chiusa, e si deciderà nei ballottaggi del 7 luglio in base agli accordi di desistenza tra i partiti. Sarà, quindi, un parlamento “appeso” con ripercussioni sul governo? Ecco cosa ne pensano le principali case di investimento.
LO SCENARIO DEL PARLAMENTO “APPESO”
Secondo Natixis lo scenario centrale rimane quello di un “hung parliament” (un parlamento senza maggioranza assoluta) con una maggioranza relativa per il partito di estrema destra Rassemblement National. Una probabilità che si rafforza dopo che la coalizione di sinistra ha invitato i propri candidati a ritirarsi nel caso in cui arrivino in terza posizione, come accade in circa 100 distretti elettorali, affermano gli analisti di Natixis in una nota. Un’analisi simile a quella di Bruno Cavalier di Oddo BHF, che vede come secondo scenario più probabile quello di una maggioranza assoluta per il Rassemblement National di estrema destra, “ma l’asticella rimane alta”. Secondo Cavalier il rischio politico è destinato a rimanere alto in Francia e anche se RN non dovesse ottenere una maggioranza complessiva, “l’unica alternativa è una legislatura divisa e un governo tecnocratico traballante”. Secondo l’esperto di Oddo BHF “Macron ha giocato con la Costituzione e ha perso”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.