La stabilità politica dei Paesi che basano la propria economia sull’esportazione del petrolio sarà messa a dura prova
La transizione energetica potrebbe riservare qualche effetto collaterale poco gradito. Nel suo più recente Political Risck Outlook, la casa specializzata Verisk Maplecroft prevede un’onda lenta di instabilità per i paesi produttori di combustibili fossili che non saranno riusciti a diversificare le proprie economie.
PAESI AFRICANI MESSI PEGGIO
I più a rischio sono quelli con i costi di produzione più elevati e maggiormente dipendenti dalle esportazioni di Oil & Gas, in testa Algeria, Chad, Iraq e Nigeria. Il report di Verisk stima che il picco produttivo del petrolio sarà toccato nel 2030, quando un’economia globale a basse emissioni avrà cominciato a prendere corpo. Le economie più vulnerabili sono anche quelle che hanno più sofferto la caduta dei prezzi del petrolio del 2014, per le quali i prezzi sono ancora troppo bassi per finanziare le importazioni necessarie ad andare avanti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.