Da oltre cinque anni la casa d’investimento impiega una metodologia proprietaria per valutare rigorosamente i green bond basata su materialità, intenzionalità e addizionalità
Dopo la stagnazione dei tassi di crescita dal 2022, in gran parte attribuita a un contesto di tassi di interesse elevati, il mercato dei green bond si prepara a chiudere un anno record nel 2024 a dimostrazione che non diminuisce l’impegno e l’interesse per le iniziative per il clima. D’altra parte le sfide climatiche globali richiedono ingenti investimenti e questo crea una grande opportunità per una continua espansione di questo segmento di mercato.
SUPERARE LO SCETTICISMO DEGLI INVESTITORI
“L’elevata trasparenza, il coinvolgimento proattivo degli investitori e l’allineamento con azioni net-zero credibili sembrano essenziali per superare lo scetticismo degli investitori” fa sapere Ronald Van Steenweghen, gestore fixed income di DPAM. Il manager, pur ammettendo che le principali destinazioni dei proventi sono l’energia rinnovabile e gli edifici green, vede crescere l’orientamento dell’allocazione di capitale verso progetti o di gestione sostenibile dell’acqua oppure incentrati sulla biodiversità, il che favorisce un’ulteriore diversificazione degli investimenti dei green bond…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.