Ad agosto si chiudono le ultime cose, si preparano le valigie, e si parte per le ferie. Ma anche per i grandi temi del momento non è un mese come gli altri
A un certo punto ci si decide: bisogna alzarsi. Bisogna chiudere questo libro, di cui ci trasciniamo stancamente i capitoli.
Bisogna riporlo per bene, che anche se è un tascabile comprato in promo 2×1 al supermercato, ci darebbe comunque fastidio se si rovinassero gli angoli della copertina. Che poi non è neanche così male, quel tascabile: poche pagine, trama lineare e un protagonista tutto sommato apprezzabile. Com’è che lo definiremmo? Ah sì, libro da ombrellone.
Ecco ora però dobbiamo lasciarlo, il nostro ombrellone. Bisogna alzarsi, dicevamo. Bisogna imboccare la strada che ci porta dalla nostra ombra fino all’acqua, piroettando qua e là per limitare le bruciature della sabbia rovente sotto i piedi. Un po’ come quando leggiamo le notizie col caffè del mattino e vien più semplice saltare da un titolo all’altro, anziché entrare troppo nel dettaglio, no? Suvvia, siamo pur sempre in vacanza!
Il fatto è che, anche se non leggiamo gli articoli, i fatti avvengono lo stesso. E la storia recente ci insegna che anche agosto può essere un mese movimentato. Soprattutto oggi, con la situazione geopolitica che conosciamo e con delle elezioni negli Usa che continuano a sorprenderci.
Se siete pronti, possiamo alzarci dal nostro ombrellone e andare a farci un tuffo nell’ultimo Sunday View prima della pausa estiva. Che dite, andiamo?
NOTIZIE DA…
La notizia non è – più – il fallito attentato a Donald Trump; non è – più – il Covid di Biden; non è – più – il cambiamento del candidato dei democratici. La notizia è che Kamala Harris in realtà si dice “Còmala”. Sorpresi, vero? Anche gli americani, quando questa settimana hanno avuto la specifica da Tina Daheley, presentatrice della BBC che via X ha chiarito in un video la pronuncia del nome del nuovo volto della campagna elettorale dem. Buono a sapersi, direte voi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.