In un video messaggio interno Francesco Saverio Vinci ha anche sottolineato l’importanza di mantenere il brand in caso di fusione. “Ma saranno i nuovi azionisti a decidere”. Montepaschi lavora intanto al nuovo board
L’opas di Mps su Mediobanca potrebbe superare l’80% dopo la riapertura dei termini. Ne è convinto anche il direttore generale di Piazzetta Cuccia, Francesco Saverio Vinci, che in un video messaggio alla rete interna dell’istituto ha spiegato: “Abbiamo un azionista con il 62 e rotti per cento, di questo dobbiamo prendere atto e non è un’opinione. Sappiamo che ci sarà una riapertura e per la nostra esperienza le riaperture portano a un incremento della partecipazione”. Vinci ha spiegato che la dinamica sarà in gran parte determinata dalle mosse dei fondi passivi: “Molti fondi legati agli indici saranno costretti a ridurre le quote di Mediobanca”. In questo scenario “tra la fine della settimana e la successiva immaginiamo che la partecipazione complessiva di Mps raggiunga la soglia dell’80%”.
IL NODO DEL BRAND MEDIOBANCA
Se sarà raggiunto, questo traguardo renderebbe complessa la permanenza autonoma di Mediobanca in Borsa, con un flottante ridotto al minimo. Tanto che tra le ipotesi c’è anche quella del delisting da parte di Mps. Ma Vinci non esclude che la Bce possa sollecitare un’operazione di fusione: “Credo che la fusione potrebbe essere il male minore”, ha detto. “Immaginare un percorso con due entità abbastanza diverse e collegate da un azionariato, ma non capaci di fare grandi sinergie non sarebbe il quadro migliore”. “Una fusione – ha aggiunto Vinci – può invece ridisegnare un nuovo gruppo bancario in maniera più razionale”. Resta aperto il tema del marchio. “Noi riteniamo che il nostro sia il migliore al mondo, un premium brand rispetto a Mps” è il messaggio del direttore generale di Piazzetta Cuccia. “Ma questa sarà una valutazione che faranno gli azionisti”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.