Neuberger Berman, in un commento di Shannon Saccocia, analizza il disallineamento tra un’economia in salute con Wall Street in rialzo e un certo grado di insoddisfazione che aleggia
Nonostante un’economia resiliente e l’inflazione in calo, che alimentano l’ottimismo di Wall Street insieme all’attesa dei tagli della Fed, tra i consumatori USA sembra prevalere del malcontento, segnalato dal peggioramento del clima di fiducia. In un qualsiasi altro periodo storico, in questa situazione la maggior parte degli americani si sentirebbe ottimista sul futuro. Perché allora sembra aleggiare un certo grado di insoddisfazione? È possibile che il disallineamento tra la percezione di Wall Street e quella dei consumatori inneschi una recessione inaspettata? La risposta di Neuberger Berman, in un commento di Shannon Saccocia, Chief Investment Officer, NB Private Wealth, è negativa.
LA DISCREPANZA TRA DATI E SONDAGGI È UN FATTO PERCETTIVO
L’esperto parte dalla significativa divergenza tra il comportamento, le abitudini e il sentiment dei consumatori più benestanti e i meno abbienti notando che sembra esserci ora un profondo senso di malcontento che accomuna entrambe le categorie. Lo Small Business Optimism Index è nuovamente sceso ad agosto ben sotto la media di lungo termine mentre l’Indice di Incertezza ha raggiunto il livello più alto da ottobre 2020, in piena pandemia, e anche la Fiducia dei Consumatori rilevata dal Conference Board è in calo da 12 mesi. Ma, ad avviso di Saccocia, la discrepanza tra dati e sondaggi si riduce a una mera questione percettiva…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.