Per trovare risorse in vista della legge di Bilancio, si pensa a una rivalutazione dell’oro (come accaduto già per terreni e partecipazioni) con un’aliquota agevolata al 18%
L’ipotesi di una tassa agevolata sulle plusvalenze derivanti dall’oro fa capolino in manovra. Il governo è alla ricerca di risorse per far quadrare i conti in vista dell’approvazione della legge di Bilancio. Ma, come al solito, la coperta è corta e sul tavolo ci sono aumenti di imposte che (per esempio quella sugli affitti con cedolare secca) che alcuni partiti di maggioranza vorrebbero evitare.
NUOVA TASSAZIONE SULL’ORO
Per rastrellare risorse è quindi spuntata l’idea di dare una spinta alla compravendita di oro. L’ipotesi è quella di introdurre un’aliquota secca sulla rivalutazione dell’oro, come accaduto in passato per terreni e partecipazioni. Attualmente chi vende oro sui mercati finanziari paga una tassa sulla plusvalenza del 26%. L’idea del governo è quella di portare tale tassa al 18% per chi opta per la rivalutazione, fornendo così un incentivo importante per le vendite e, al governo, un flusso di cassa in termini di imposte…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.