Neuberger Berman, nelle Prospettive settimanali del CIO firmate da Joseph V. Amato, analizza le implicazioni anche per l’azionario dalla lunga fase di eccesso di liquidità e tolleranza monetaria e fiscale
I mercati obbligazionari stanno conducendo una battaglia solitaria contro i policymaker, una dinamica che può tormentare gli investitori azionari, e il cui risultato finale potrebbe essere un mercato più sostenibile e basato sui fondamentali. Lo sostiene Joseph V. Amato, President and Chief Investment Officer—Equities di Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO, ricordando che nel 1998, mentre i mercati obbligazionari reagivano davanti alla mole crescente del deficit USA, il consulente dell’era Clinton James Carville affermò spiritosamente che se esistesse la reincarnazione, avrebbe voluto reincarnarsi nel mercato obbligazionario.
TOLLERANZA A TASSI BASSI E DEBITO ALTO
“In questo modo”, secondo Carville, “puoi intimidire chiunque, anche il governo più potente del mondo”. Dieci anni dopo, secondo Amato, la Grande crisi finanziaria ci ha reso partecipi della straordinaria capacità delle banche centrali e delle autorità di bilancio nell’assorbire gli shock finanziari e mitigare gli effetti di una massiccia riduzione della leva finanziaria. “Non combattere la Fed”, recita un vecchio motto di Wall Street, e per oltre un decennio gli investitori obbligazionari hanno tollerato il calo dei tassi e l’aumento del debito, credendo che l’inflazione fosse un fenomeno del passato…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.