Avvio in calo per i listini europei dopo le vendite registrate ieri a Wall Street sui titoli tecnologici, torna a far paura il rischio dell’aumento dell’inflazione con possibile reazione della Fed
Apertura di seduta in forte ribasso per i listi europei. Il FTSE MIB di Piazza Affari perde l’1,2% in avvio, mentre il DAX tedesco e il CAC40 francese perdono l’1,4%. Maglia nera a Londra, dove il FTSE 100 apre a -1,6%.
EFFETTO NASDAQ
La pesante chiusura dell’indice tecnologico Nasdaq, che ieri ha perso il 2,55%, ha trascinato verso il rosso prima i listini asiatici e poi quelli europei. Nella seduta di ieri, partita con l’indice Dow Jones per la prima volta nella storia sopra i 35mila punti, i timori per il rischio di un aumento dei tassi d’interesse hanno preso il sopravvento. Oltre al pesante sell-off che ha riguardato i titoli tecnologici, dovuto alla graduale riapertura delle attività e quindi allo spostamento degli investitori verso titoli ciclici, anche l’S&P 500 ha chiuso perdendo l’1,04% mentre il Dow Jones ha limitato le perdite a -0,1%. Nella mattinata europea, i future dei tre principali indici Usa puntano ancora verso il basso. Intanto, sul mercato secondario, il rendimento del Treasury Usa decennale rimane poco sopra l’1,6% mentre il Tesoro Usa si prepara ad inaugurare un fitto calendario di emissioni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.