Forse i timori sull’inflazione sono eccessivi ma il carovita sta iniziando a rialzare la testa. Meglio quindi posizionarsi su titoli inflation linked, obbligazioni societarie ad alto rendimento e materie prime
IL POSSIBILE RITORNO DELL’INFLAZIONE
Uno scenario in cui si materializzi un rafforzamento della crescita e dell’inflazione, che potrebbe mettere in difficoltà gli investitori obbligazionari, perché sarebbe normale attendersi un rialzo dei rendimenti e un irripidimento delle curve. É quello prevede il consensus per il 2021, in un’aspettativa che secondo James Athey, Senior Investment Manager di Aberdeen Standard Investments, non è del tutto mal riposta. Le campagne vaccinali stanno accelerando ed è ragionevole ritenere che le economie torneranno alla quasi normalità nel secondo semestre dell’anno. Ma, come si legge nell’articolo “Scenari positivi per le azioni, sfide per il reddito fisso” ,esiste anche la possibilità di un aumento dell’inflazione a cominciare dalla fine del primo trimestre, a cui potrebbe contribuire il prezzo del petrolio e l’atteso aumento dei prezzi di altre materie prime, in parte per ripresa della domanda. In tale contesto, Athey si chiede che ruolo svolgeranno le banche centrali. Una stretta monetaria sembra fuori questione, perché i danni della pandemia non sono stati ancora riparati, per cui saranno caute nel rimuovere lo stimolo, ma la possibilità di ulteriori allentamenti sarebbe limitata…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.